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Foglio di sala di Ombretta De Biase per “Maggie dei santi” di Djuna Barnes

Performance teatrale: ‘Maggie dei santi’ di Djuna Barnes, regia di Ombretta De Biase. Con Donatella Massara e Laura Modini di Donne di Parola

Maggie dei santi’ fa parte di una raccolta di brevi atti eunici, short plays, scritti da Djuna Barnes intorno al 1920. Djuna è oggi universalmente riconosciuta fra i massimi drammaturghi/e di ogni tempo. Il carattere di questi potenti e brevi atti unici è volutamente statico e, a una prima lettura, appare inconclusivo ed enigmatico, in realtà, ad una lettura più approfondita, risultano dirompenti ed implosivi e, per essere compresi appieno, esigono un’attitudine e un orecchio teatrale che va oltre la parola scritta. Il teatro di Djuna si rifà al modello grottesco del tromp l’oeil, al teatro delle maschere algide che rappresentano archetipi di figure appartenenti ad un immaginario comune che accomuna, un immaginario prettamente teatrale che, a mio avviso, è per sua stessa natura essenzialmente antropologico, più che freudiano, come spesso si è voluto far intendere da parte di alcuni critici. E dunque questo teatro si collega idealmente al ‘teatro della crudeltà’ di artaudiana memoria, o anche, se si preferisce, al ‘teatro dell’assurdo’ di S.Beckett. Ho scelto, con le mie due brave attrici, Donatella Massara e Laura Modini, di rappresentare ‘Maggie dei santi’ perché è la pièce meno statica ed enigmatica, e ne abbiamo messo in rilievo il carattere grottesco e claustrofobico nel totale rispetto e nell’ ammirazione incondizionata verso questa grandissima drammmaturga.

In questo sito vai a: Maggie dei santi & Djuna Barnes 1. di Donatella Massara

“Maggie dei santi” di D.B. a Apriti cielo! Immagini di Carla Cella e video di Amneris Pinelli

Recensione a “Maggie dei santi” di Djuna Barnes di Donatella Massara
Maggie dei santi” quando l’arte diventa politica di Serena Fuart