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Carolyn G. Heilbrun e/o Amanda Cross

Una nota su Carolyn G.Heilbrun

Carolyn Heilbrun, “Scrivere la vita di una donna, La Tartaruga, 1990. E’ un libro importante perchè con una scrittura fluida e colta ma congiunta alle vicende personali – così che la scrittura diventa ciò che trasmette il senso della vita di una donna – dice che per cambiare la vita delle donne occorre scrivere la loro biografia e che queste biografie formano le donne. Perchè da sempre i biografi nascondono l’essenziale della vita delle donne e loro stesse non riescono a mettersi al centro della loro esistenza. Come se fossero sempre state inviate sulla terra per compiere delle missioni in cui loro non ci sono in carne e d ossa. Ma quello che colpisce in Carolyn Gold (il suo secondo nome) è che scrivesse anche come Amanda Cross (per anni nessuno la identificò con la professoressa universitaria ordinaria di cattedra alla Columbia University). Scriveva romanzi gialli dove chi investiga è Kate Fensler. Per sua dichiarazione, era la creatura che avrebbe voluto essere, una figlia a cui aveva dato tutti i doni. E così con l’immaginazione Carolyn continuava a scrivere quella ‘biografia’ femminile che lei – lette tutte quelle che erano state pubblicate- non considerava mai sufficiente a spiegare che cosa succede nella vita di una donna, soprattutto se è una nota intellettuale, politica, poeta, fondatrice di ordini religiosi etc. Perchè le donne si sottomettono ai luoghi comuni, agli stereotipi o alle proiezioni scritte dai loro biografi. Ma saranno le biografie veritiere che cambieranno la vita delle donne. La parola femminile che scorre fra le donne ne cambia la vita così come era avvenuto, diceva, con il femminismo. Le donne prendono coraggio di sè stesse. Le sue pubblicazioni, come scrittrice di gialli, sono 15, 6 sono state tradotte in italiano. Carolyn Heilbrun ha anche scritto la biografia di Gloria Steinem, “The education of a woman. The Life of Gloria Steinem” NY, Dial, 1995. Interessante è la sua biografia Susan Kress, “Carolyn G. Heilbrun. Feminist in a tenured position with a new epilogue, 1997, 2005, University of Virginia. Carolyn nata nel 1926, muore suicida a 77 anni nel 2003. E’ questo il nuovo epilogo di cui parla Susan Kress che, dopo la prima edizione, era diventata anche sua amica. Morì all’improvviso, in buona salute. Il giorno prima suo marito Jim, si era sentito male per un’allergia al vino, durante una festa. E lei l’aveva portato a casa, andandosene senza salutare. Lasciò un biglietto con scritto “The journey is over. Love to all. Carolyn”. In “The last gift of time. Life beyond sixties” pubblicato nel 1997 aveva scritto che si sarebbe suicidata arrivata a 70 anni, poi aveva resistito ancora. Un’autrice tranquilla, sicura di sè, senza esibizioni, e molto intelligente sia nei gialli che nella saggistica.