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Lo spettacolo del 21.6.2015 delle Drag King allo Zelig

di Donatella Massara

 

Bello bello bello lo spettacolo di ieri allo Zelig di vl. Monza “I maschi” del Collettivo Drag King Atir Teatro Ringhiera, alla pagina FB potete vedere qualche fotografia. Purtroppo mi risuonava nelle orecchie l’annuncio delle sere precedenti quando al Piccolo all’inizio degli spettacoli dicono spegnete il cell, proibito scattare, girare video e non ne ho fatta neppure mezza di foto. Le attrici che conosco dall’inizio sono diventate sempre più brave, le idee sempre più precise, la regia compiuta. E’ aperto da un video dove le attrici già in veste da maschi attraversano situazioni spiazzanti collocate casualmente nella città. Ho cominciato a divertirmi quando Cristina – che ha un suo personaggio maschile biondo, vestito di pelle nera, piuttosto cattivo ma freddo, molto nordico con occhiali neri – indossato il casco, salta su una bicicletta e pedala. E via lo spettacolo prosegue ridicolizzando tic, stile e costumi del sesso maschile. Piaciuta moltissimo la scena della partita. Ma c’è di più: l’immaginario dei sessi è costretto a riguardarsi, a chiedersi dove inizia e finisce l’estetica dei sessi. La performance del genere, appunto, può saltare di fronte a una puntura di spilla. Una delle due drag queen, un maschio altissimo e allampanato si inerpica sui tacchi a spillo e affronta come spalla la scena su “Il portiere di notte” una terribile canzone di Enrico Ruggeri (se volete ascoltarla fatelo immaginando). Che cosa? Matilde una drag king piccolina che la interpreta, in divisa da portiere. Lei/lui ama una bionda ospite che gli si rivolge solo per chiedergli da bere. Ma ostinato sogna di portarla via e non lasciarla più, si immerge nell’asciugamano che conserva le sue forme e alla fine conclude che certamente lei lo vedrà e non sarà più il portiere della notte. Perché non lo sappiamo. Comunque la bionda lui/lei in pelliccia oltre a accogliere il di lei/lui struggimento la/lo solleva al momento opportuno come una figura di cartone, rovesciando tutti i sogni anche quello di Ruggeri. Finale dello spettacolo eccezionale con Maurizia. Anche lei ha un suo personaggio maschile più mite, ma aggressivo il giusto, se provocato sfodera vendicativi impulsi. Ha però un suo fascino duraturo, romantico e compreso nel ruolo così tanto che l’altra parte di sé è una bionda morbida che assomiglia a Valeria Marini, compare nel finale dove l’attrice è divisa in due, un profilo è lui, l’altro è lei, capelli corti, barbetta, camicia e pantaloni lui e tuta metallizzata d’oro con capelli biondi a metà schiena, bocca rossa è lei. Un grande lavoro di interpretazione e anche di trucco e sartoria. Complimenti a tutte. Di più non dico andatelo a vedere quando replica. Rischia di diventare un cult.