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Il Progetto

Pensiamo di offrire un lavoro dedicato anzitutto alle madri vere e a quelle simboliche, è un riconoscimento del tempo che ci hanno dedicato e di quello che ci hanno regalato. Le madri vere sono state le nostre prime maestre di lingua. Le madri simboliche, scrittrici, poete, artiste, pensatrici ci hanno trasmesso le infinite possibilità di comunicare attraverso la scrittura.
Siamo consce che il patriarcato è finito. Ci siamo accorte che sempre di più le donne sono riconosciute e nominate. Tuttavia sia nei canoni ufficiali che nei mass media non hanno un trattamento idoneo a dare a loro e a noi che le amiamo la giusta rappresentanza. È vero che le donne che sono state importanti per la formazione del nostro tempo hanno ormai un posto di rilievo nella cultura. Virginia Woolf, Gertrude Stein, Simone Weil, Hannah Arendt, anche la contemporanea Luce Irigaray, sono nomi grandi e collocati fra le più importanti avanguardie del ‘900.
Anche i testi scolastici se ne sono accorti. Il lavoro intenso del movimento femminista, dagli anni ’70 in poi, ha ridato dignità di stampa a molti nomi di donne che diversamente sarebbero scomparsi nella notte dei tempi. I risultati ci sono. E tutto ciò a noi e alle nostre figlie serve per vederci nella nostra storia. Ma serve anche agli uomini che cominciano a decostruire il loro percorso di vita, il ruolo assegnatogli da una storia che pensava a sé solo dal punto di vista del maschio, bianco, eterosessuale e di religione cristiana. Oltre una storia del pensiero e della scrittura femminile che interagisca con quella istituzionale, oltre i sofisticati women’s study, c’è la genealogia femminile, la possibilità di individuarci nel pensiero delle donne che significa rafforzare il tempo presente, darci slancio soggettivamente.
Con particolare interesse ci rivolgiamo, allora, alle scrittrici italiane che sono quelle veramente dimenticate anche a casa loro, cioè in Italia. Ricostruire i processi di cambiamento della lingua italiana, rintracciare contenuti che sono straordinariamente attuali, benché scritti più di cento anni fa, pensiamo sia un premio, un piacere e un valore che avrà i suoi risultati non solo per noi. Ma il confronto con le autrici di lingue straniere a volte riviste dalla nostra traduzione non è di minor impegno: anche noi pensiamo il mondo nella sua globalità e agiamo localmente, restando dentro al grande spazio multiculturale della rete. Pensiamo di renderci utili alle amiche e sorelle come alle figlie vere e d’adozione, ma anche agli amici sensibili agli spostamenti che la presenza delle donne ormai in ogni ambito, non solo lavorativo, ha portato. Tenendo ferme queste poche ma essenziali note, siamo aperte a chi vuole collaborare con noi ed è disponibile a condividere la nostra iniziativa e a seguirne l’evoluzione.